La nuova stagione di High Stakes Poker sta prendendo forma con il passare del tempo, con la presenza di alcuni tra i migliori giocatori di poker al tavolo organizzato da PokerGO, che è anche emittente ufficiale di questo grande format tornato ai fasti dei bei tempi. Ma se la prima puntata è stata dominata soprattutto da Doug Polk e Phil Hellmuth, protagonisti di una mano clamorosa di cui si continua a parlare, il secondo episodio di questa stagione ha visto un grande protagonista su tutti.

Daniel Negreanu e Phil Hellmuth, uno contro l’altro, uno di fronte all’altro, come ai vecchi tempi. Si tratta di una prospettiva che si può rivelare interessante, ma che non è così impossibile che possa accadere in tempi brevi. A far partire in un certo senso la sfida è stato The Poker Brat, in circostanze che forse non si pensava potessero portare a tanto. Stiamo parlando dell’analisi della partita condotta dal canadese contro Doug Polk.

Gli Stati Uniti stanno provando a reagire con la consueta forza di volontà – e anche con una piccola dose di faccia tosta – alle avversità che ormai da un anno si stanno fronteggiando in tutto il mondo. Le conseguenze della pandemia di Covid-19 si sono viste di fatto in ogni settore del tessuto economico di tutte le nazioni. Naturalmente, come abbiamo spesso sottolineato, anche il poker live e il gaming in generale ci sono andati sotto.

Phil Galfond è stato considerato, a furor di popolo, uno dei principali movimentatori sulla scena del poker nei mesi scorsi. Il noto giocatore americano, soprattutto per quanto riguarda la specialità del Pot Limit Omaha in modalità heads up, ha portato avanti una serie di sfide che hanno dato spettacolo e hanno fatto divertire gli appassionati. Tutto rientrava in quella che lui stesso ha ribattezzato la Phil Galfond Challenge.